Cerca nel blog

domenica 1 gennaio 2017

Profitti e perdite

Quando studiavo ancora alle superiori non ero brava in matematica, e non brillavo nemmeno in nessuna delle discipline che caratterizzavano la ragioneria, il tipo di scuola superiore che avevo scelto.

Quindi, perchè studiavo li?
Scontavo l'inesperienza dei miei quattordici anni, che mi aveva portata a scegliere la scuola superiore in base a elementi secondari (come la presenza di più lingue straniere), e l'ottimismo che mi aveva portata a credere che, nonostante la matematica e le sue "terribili sorelle" avrei potuto riuscire in ogni caso.

Com'è andata a finire?
Ovviamente ci sono riuscita, e senza intoppi. Però per molte cose non era stato facile, e studiare certi argomenti è stato anche piuttosto noioso.

Il triennio della ragioneria prevedeva una dose massiccia di "ragioneria", per l'appunto. Qualcosa che per me poteva essere paragonato tranquillamente all'aramaico per livello di difficoltà, e che, forse, ha rappresentato lo scoglio più insuperabile nel mio percorso verso il diploma. (I tempi del greco e del latino erano ancora lontani!)

Ai miei tempi antiquati l'informatica non era ancora entrata nelle scuole tecniche, o cominciava a malapena ad affacciarsi. Una delle incombenze della ragioneria era la compilazione dei bilanci, rigorosamente a mano e in cui andavano inseriti (in base alle richieste dell'esercizio) un certo numero di voci attive e passive, i profitti e le perdite.

E per questo motivo ho deciso di utilizzare l'immagine del mio spauracchio per raccontarvi qualcosa dell'anno appena trascorso.

Quindi, vediamo di tirare le somme:

Cominciamo dai profitti
è stato un anno pieno di emozioni, un anno impegnato e per niente facile.
Un anno che è passato in fretta, nonostante tutto. Ha portato poche occasioni lavorative, ma anche delle conferme importanti. E con loro sono arrivate anche delle speranze per il futuro: non so se si trasformeranno in qualcosa di concreto ma il solo fatto che siano arrivate fino a me mi riempie di orgoglio.

Mio figlio cresce bene, e cresce in fretta. Ogni giorno è una continua scoperta, e ogni sera ci vede distrutti, forse crollati troppo in fretta, ma con la sensazione di aver assistito a qualcosa di irripetibile. La nostra ultima visita in Sardegna mi ha permesso di vedere un bambino contento, che si alza sorridendo la mattina, e che ama con tutto il cuore i suoi parenti lontani. E non avrei potuto sperare in niente di meglio.

In quest' anno, o meglio nella seconda parte di quest'anno, hanno cominciato a concretizzarsi eventi che si pensavano impossibili. Come, per esempio, arrivare a trovarsi ad un passo dalla patente, e perdipiù in un paese diverso dal tuo!
Se vi chiedete che tipo di automobilista potrò diventare, consolatevi perchè non so rispondere nemmeno io. Probabilmente sarò un'automobilista decisamente noiosa, e rispettosa delle regole (considerate che, nel primo anno da neopatentati, il Giappone permette veramente pochi sbagli), ma di sicuro sarò una persona felice, perchè potrò finalmente superare i limiti imposti dal luogo in cui abitiamo.

Continuiamo con le perdite
In un precedente capodanno giapponese  mi era capitato di scoprire che esiste una lista con gli anni "funesti" corrispondenti a ciascun segno zodiacale.

Bene, in quell'occasione avevo appreso per la prima volta che nei miei quarantatrè anni avrei dovuto affrontare un anno difficile... Informazione subito presa e messa da parte, ma chi volete che possa prendere sul serio cose del genere?

Poi e' arrivato l'anno del mio quarantatreesimo compleanno.
Continuavo a non pensare a quella notizia, ma a un certo punto mi è tornata in mente...

Che cosa è successo?

Come molte persone, ho perso qualcuno quest'anno. Non era un familiare, nemmeno una persona che conoscevo da sempre, ma una ragazza che avevo accompagnato in Inghilterra con le vacanze studio. Eravamo in contatto, e - come avviene anche con gli altri splendidi ragazzi che ho conosciuto grazie a questo lavoro - avevo la fortuna di vederla diventare grande.

Aveva una gran testa dura, e la determinazione giusta, e stava diventando un'adulta, ma purtroppo è rimasta vittima di un incidente stradale. E a me continua a non sembrare giusto che qualcuno sia dovuto morire a venticinque anni.

Sul piano dei rapporti interpersonali, ho cominciato - purtroppo- a scontare i frutti della mia buonafede.

Da dove comincio?
Da nessuna parte, visto che qualcuno mi ha detto che parlo troppo: ho sperimentato direttamente un livello di cattiveria da parte di alcune persone che vivono qui come me, che mi ha causato anche delle conseguenze fisiche fastidiose.

Però una cosa devo dirla: questo scontro inaspettato mi è stato utile.
Mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire che esiste gente per cui non vale la pena sprecarsi, e mi ha insegnato - alla mia veneranda età - che è meglio troncare subito un rapporto di conoscenza in cui manca empatia reciproca (cosa che, in questo caso, avrei dovuto fare molto prima).

Mi sono chiesta per mesi cosa fare. Ho continuato a scrivere per i blog con cui collaboro abitualmente, ma mi trovavo, in un certo senso, "bloccata" sul piano personale. Non mi andava di parlare di questa disavventura, e lo faccio con una certa fatica anche adesso, ma mi sono convinta che "buttare via" con l'anno che e' finito anche quelle esperienze che hanno contribuito a complicarlo sia il modo migliore di prepararsi a ricevere il nuovo anno che sta per iniziare.

Però non ho intenzione di "buttare via" anche il mio blog a fine anno. La mia intenzione è di continuare a raccontarvi un pò del mio Giappone, e - compatibilmente con le mie capacità informatiche (...) - dividere finalmente il blog in varie categorie, per ridistribuire al meglio gli argomenti che ho intenzione di trattare. Quindi, se volete, continuate a dare un'occhiata, ok?

Comincio il nuovo anno con tante speranze, come e' giusto che sia, e con la sicurezza di aver imparato qualcosa dalle mie disavventure. Comincio quest'anno con la gioia che mi danno le tante cose buone che si trovano nella mia vita, e con la convinzione che qualsiasi cosa brutta si puo' affrontare, e superare con pazienza e determinazione.

E, se non ve ne foste accorti, comincio il nuovo anno con un nuovo post per il mio blog!

Tanti auguri a tutti!! 明けましておめでとうございます。今年もよろしくお願いします!
(A presto per un'altra piccola parte della mia vita in questo paese)





Nessun commento:

Posta un commento